Nel corso degli ultimi anni la ricerca applicata al legno si è concentrata sui sistemi di trattamento per rendere le proprietà meccaniche e igroscopiche più adatte alle esigenze della clientela : più resistente, immarcescibile, stabile e lavorabile. A questo si è aggiunto un trend estetico che privilegia i legni scuri. Facciamo un pò di chiarezza sui principali processi di trattamento a cui il legno può essere assoggettato prima dell’ultimo processo di finitura con prodotti chimici o naturali coprenti (Oli, vernici, cere, etc.).

Evaporazione

Trattamento in vasche per i tronchi (trancia) o cabine di evaporazione per i segati su legni ancora allo stato fresco (principalmente Faggio e Noce) , dove la permanenza a contatto con il vapore acqueo a oltre 90° per meno o più di 24 ore permette una omogeneizzazione di colore (noce) e/o variazione di colore (faggio) verso lo scuro. Nel settore della trancia questo trattamento ha lo scopo principale di ammorbidire i tronchi prima del passaggio alle macchine.

È possibile personalizzare i nostri prodotti con l’evaporazione, in modo tale da ottenere un colore unico ed omogeneo pur rispettando la naturalità del legno. Il nostro trattamento assicura il pieno mantenimento delle caratteristiche dei legni di recupero.

Essiccazione in forno

L’essiccazione artificiale è un procedimento fondamentale nella lavorazione del legno, poichè comporta notevoli vantaggi rispetto all’essiccazione naturale, come la riduzione del volume di scarto e dei tempi di stoccaggio.

Fra le tecnologie dedicate all’essiccazione del legno, l’essiccazione tradizionale ad aria calda è senz’altro la più diffusa, grazie all’ottimo rapporto tra costo dell’investimento e produttività. Gli essiccatoi tradizionali, basandosi su elementari principi fisici, utilizzano l’aria calda come vettore per estrarre l’umidità dal legno e trasferirla all’aria.

Infatti solo a basse umidità relative delle fibre interne del legno si possono effettuare incollaggi, verniciature e lavorazioni che consentono una garanzia di catalizzazione e stabilità dimensionale del prodotto.

Affumicazione

Da distinguere dalla “fumigatura” che è un processo antiparassitario. L’affumicazione è oggi condotta su tranciati o parquet grezzi levigati di legni a PH acido (Rovere, ciliegio etc). Il processo prevede la permanenza in autoclave di 2-3 settimane con Sali di ammonio scaldati a 60-70° , i quali convertono l’acido interno del legno in colore più scuro. Tale processo rende il tranciato più omogeneo e scuro di colore ma anche più rispettoso delle venature e tessitura del legno.
Il metodo a freddo è usato a livello artigianale.

Termotrattamento

Il Termotrattamento è un processo che necessita di forni ad alta tecnologia (es. Baschild). Infatti le tavole di legno sono inserite in un forno che porta la temperatura da 160° fino a 215° per un determinato periodo di tempo. Il legno, durante il trattamento, perde ogni umidità interna diventando “anidro”, pertanto inerte, in lieve sovrapressione rispetto all’ambiente estreno. L’umidità viene reintrodotta prima del temine del ciclo, per rendere il legno nuovamente lavorabile. Il legno, in questo modo, rimane igroscopicamente molto più stabile di un legno semplicemente essiccato. Per questo motivo, le applicazioni tecniche, come parquet e terrazze o mobili per esterno, stanno aumentando la quota d’uso di legno Termotrattato ma anche le finiture per interne lo stanno adottando per la recente moda del colore scuro. Purtroppo, qualora la temperatura di termotrattamento raggiunga o superi i 190°C, subentra una diminuzione dell’elasticità delle fibre, proporzionale all’aumento della temperatura, rendendo il legno non adatto per applicazioni diverse da quelle planari. Attenzione: solo un trattamento termico da 160° a 240° può essere chiamato Termotrattamento.

Termovuoto

Il Termotrattamento sottovuoto, il termovuoto, è un processo brevettato (WDE Maspell) che permette di raggiungere gli stessi risultati del termotrattamento ma con il mantenimento delle caratteristiche meccaniche del legno oltre al risparmio in termini di tempo, energia ed emissioni di gas inquinanti, poichè non immette gas nè vapore per scaldare e raffredare il legno, ma solo un sistema di scambiatori di calore con l’aria interna.